Sabato 7 novembre inaugura l’esposizione dedicata al designer triestino apprezzato a livello internazionale.
Una panoramica sulle sue opere dal 1966 ad oggi

AL PADIGLIONE DELLE ARTI DI MARCON MOSTRA ANTOLOGICA SU SANDI RENKO, IL MAESTRO DELL’OPTICAL ART “TRIDIMENSIONALE”

Il Padiglione della Arti di Marcon (VE) apre ancora una volta i suoi spazi a opere straordinarie: sabato 7 novembre (ore 18:00) inaugura la mostra “Sandi Renko. Antologica – Opere dal 1966 al 2015”, una panoramica sulle creazioni dell’artista e designer trisetino, maestro dell’optical art “tridimensionale”.
Renko è conosciuto in tutto il mondo per la sua personalissima poetica all’insegna della geometria, della linea, della ricerca tridimensionale e della mutevolezza della percezione. Le sue opere sembrano infatti sempre diverse a seconda dell’angolazione da cui le si osserva. Renko utilizza come superficie di lavoro semplice cartone ondulato (canneté) trattato con colori acrilici: sono le linee verticali, leggibili da più angolazioni, a dare vita alle immagini. I soggetti, come succede in natura, diventano così fenomeni modulati da strutture geometriche che variano secondo schemi apparentemente elementari.

La mostra “Sandi Renko. Antologica – 1966-2015” sarà aperta al pubblico dal 7 novembre al 5 dicembre 2015, dal lunedì al venerdì 10:00 – 13:00 e 14:00 – 18:30; il sabato dalle 10:00 alle 18:00).

La mostra intende offrire una panoramica sulla carriera dell’artista e designer triestino, dagli esordi sotto l’insegnamento di artisti dell’avanguardia triestina quali Enzo Cogno, Ugo Carà e Miela Reina, all’incontro con personalità come Getulio Alviani, Enzo Mari, Bruno Munari, Edoardo Landi e Alberto Biasi; fino allo sviluppo e alla completa maturazione di una personalissima poetica all’insegna della geometria, della linea, della ricerca tridimensionale e della mutevolezza della percezione.
Nell’arte di Sandi Renko nulla è lasciato al caso: ogni opera è progettata nel dettaglio prima di essere eseguita e la teoria del colore di Johannes Itten guida l’artista nella scelta degli accostamenti coloristici, di contrasti e armonie.
Il cubo e il suo sviluppo nello spazio rappresentano la base formale delle sue creazioni: la combinazione e la sovrapposizione di strisce di carta, ottenute dall’apertura delle facce del cubo in forme quadrate e poligonali, compongono griglie e reticolati con cui Renko opera per ottenere il rapporto voluto tra vuoti e pieni, realizzando cicli di opere come Kubic, Ritondi ed infine Sider, dove si assiste ad una ancor maggiore espansione nello spazio.
Il canneté ondulato, materiale povero, di utilizzo industriale, perde la connotazione di mero supporto, divenendo parte integrante e fondamentale della sua creazione; la peculiare conformazione a onde in rilievo del cartone permette così all’artista di svincolare le linee e il colore dalla bidimensionalità della tela, per espandersi nello spazio a tre dimensioni: all’osservatore è richiesto semplicemente di interagire con l’opera muovendosi intorno ad essa, per scoprire la totalità dei dettagli e coglierne la struttura interna, l’ordine intrinseco, l’essenza.

SANDI RENKO
Sandi Renko nasce a Trieste nel 1949.
Compie gli studi presso l’Istituto d’Arte Nordio, annoverando tra i suoi maestri artisti come Miela Reina, Enzo Cogno e Ugo Carà.
Negli anni ‘70 si trasferisce a Padova, dove coglie il fermento culturale delle correnti artistiche d’avanguardia. Partecipa a mostre collettive, happenings ed eventi del momento, dedicandosi prevalentemente all’arte programmata e all’optical art.
Negli anni successivi la sua attenzione si orienta al design e alla progettazione industriale.
Si afferma nel settore del mobile e del complemento d’arredo collaborando con molte aziende. In parallelo si dedica alla grafica e all’art direction, partecipando a diverse mostre di design e manifestazioni culturali.
Le sue opere sono il frutto di un percorso iniziato alla fine degli anni ’60. Utilizza come superficie di lavoro il semplice cartone ondulato trattato con colori acrilici. Sono le linee verticali, leggibili da più angolazioni, a dare vita alle immagini. 
Le sculture, chiave di lettura delle sue opere bidimensionali, hanno l’aspetto di trame che si scompongono dispiegandosi nello spazio con ritmica e geometrica regolarità.

Info e contatti:
Padiglione delle Arti di Marcon
via Porta Est, 7 Marcon (VE)
Tel. 041.5950322
padiglionedellearti@libero.it